LE RELAZIONI DI CURA: EFFICACIA E VISIBILITA’
La parola “cura” significa sia “l'insieme di medicamenti e rimedi per il trattamento d'una malattia”, sia “l'interessamento sollecito e costante per qualcuno”; riunisce i due significati di to care e to cure. Curare l’altro e avere cura dell’altro: la centralità del rapporto tra operatore e paziente trova il suo fondamento nella cura. Inoltre, con l’espressione “relazione di cura” si indicano ambiti assai differenti tra loro, intendendoli non solo come luoghi fisici, ma anche come spazi relazionali e psicologici costruiti attraverso interazioni e scambi comunicativi tra professionisti, personale sanitario e utenti. La comprensione della dimensione relazionale non può quindi prescindere dalla considerazione degli attori e del contesto in cui tale relazione avviene, tanto da poter parlare non solo di relazione di cura, ma anche di relazioni di cura. Lavorare negli ambulatori, nelle sale operatorie, nei reparti, piuttosto che nell’Ufficio di Relazione con il Pubblico, comporta infatti significative differenze a livello di tempi e spazi disponibili, di modalità di accesso alla struttura, di processi comunicativi, di durata della relazione stessa. Gli interventi relativi a quest’area tematica sono quindi declinati in funzione di professionalità, pazienti e servizi sociosanitari coinvolti, realizzando sia percorsi trasversali a diverse unità operative (ad esempio aule con la presenza in contemporanea di medici e infermieri, oppure con la presenza di professionisti impegnati in relazioni di cura di differente durata) che focalizzati su un ambito specifico (ad esempio: la relazione di cura in reparto; la gestione dell’utente in età di sviluppo; il momento dell’accoglienza…) In questo ambito abbiamo realizzato migliaia di giornate di formazione, il cui taglio ha toccato quasi tutte le professionalità presenti nella sanità e ha visto approfondimenti tematici molto significativi. Per brevità riportiamo un elenco delle aree tematiche trattate: · La relazione di cura in reparto La relazione di cura o le relazioni di cura?
la terapia del sorriso, ovvero l’approccio dell’allegria e dell’amore
il paziente traumatizzato
Il paziente cardiologico
Il paziente neurologico
Il paziente oncologico
il paziente terminale: una relazione difficile
l’infermiere e il paziente nella fase pre/post – operatoria: competenze consulenziali e strategie relazionali
la relazione interculturale: quando il malato è di un altro paese
o nascere e morire: gli eventi che definiscono l’essere umano in una prospettiva interculturale il rapporto tra il personale sanitario, il malato ed i familiari
ostetricia e ginecologia Pazienti cronici e lungodegenti: la relazione a lungo termine
l paziente in area critica
La relazione di equipe con i malati e i loro famigliari
La dieta come elemento essenziale della qualità della vita
Day hospital: opportunità, problemi e prassi Oculistica
Nefrologia
La chirurgia in day hospithal
· Il paziente chirurgico Il colloquio infermieristico pre operatorio
Il consenso informato e l’informazione dei pazienti e delle famiglie
La gestione del paziente cosciente
L’anestesia: gestione della “piccola morte”
La comunicazione degli esiti ai malati e ai famigliari
Le liste operatorie: problemi organizzativi e problemi umani
· Cup/urp, segreterie la relazione di front office
la gestione delle relazioni difficili
a relazione con il pubblico
processi e progetti di miglioramento nelle relazioni con l’utenza
la comunicazione scritta in sanità
· Ambulatori, Pronto Soccorso/118: la relazione di breve durata, con livello di stress elevato la relazione di aiuto in situazioni critiche: il 118
la creazione di un’équipe destinata al primo intervento di supporto medico-psicologico con pazienti sotto shock
pronto soccorso pediatrico: il bambino e i genitori
la relazione interculturale: quando il malato è di un altro paese
Il triage nella percezione del paziente
Radiologia: miglioramento dei servizi e delle relazioni
Ambulatori: progetti di miglioramento delle attività assistenziali
Comunicazione orientata al supporto del processo organizzativo: intermediazione tra malato, famiglia e altre figure dell’organizzazione socio-sanitaria la famiglia autistica in ospedale: aspettative, problemi e prassi
il paziente cronico: la gestione domiciliare
La comunicazione istituzionale
Il territorio: interventi sul posto, creazione e gestione del sistema di rete La rete assistenziale
L’informazione alle famiglie
Le criticità degli interventi
Dislessia
Fisioterapia
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