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LA VALUTAZIONE DELLA  FORMAZIONE E DELL'IMPATTO ORGANIZZATIVO IN SANITA'

La valutazione della formazione è un’attività storicamente designata come fondamentale nell’ambito dei processi formativi, descrivibile come ricerca e analisi degli effetti indotti da un intervento formativo, sia a livello individuale che organizzativo, in modo tale da valutarne l’efficacia in relazione agli obiettivi, nonché la sostenibilità da un punto di vista economico.

La valutazione della formazione è quindi descrivibile come attività ad elevata complessità, in quanto:

·               relativa a differenti livelli di analisi, dal gradimento dei partecipanti alla verifica dell’apprendimento, dal cambiamento individuale (ad esempio in termini di competenze trasferite sul lavoro) a quello organizzativo (come miglioramento del clima, come supporto al cambiamento organizzativo, come valutazione economica del ritorno dell’investimento…). Tali livelli di analisi si sostanziano inoltre su differenti archi temporali, comprendendo effetti a breve, medio e lungo termine

·               trasversale a tutte le fasi del processo formativo, fornendo preziosi feedback utili per modificare e ampliare la tipologia di interventi formativi

·               caratterizzato da benefici per lo più intangibili, immateriali e per questo difficilmente identificabili, distinguibili e misurabili.  

formazione

 

 

 

 

 

 

 

Nei nostri progetti formativi ci proponiamo quindi di analizzare il tema della valutazione della formazione nelle organizzazioni sanitarie, in particolare in relazione alle attività dell’Ufficio Formazione, attraverso i seguenti filoni di contenuto:

§    il rapporto tra esigenze formative, attese organizzative e impatto formativo, con particolare attenzione alle differenze tra la valutazione nell’ambito dell’addestramento e in quello della formazione

§    i principali modelli metodologici e i relativi sistemi di valutazione e monitoraggio

§    gli strumenti per la valutazione dell’impatto formativo come gradimento e apprendimento, tra cui questionari, interviste e osservazione in aula

§    i metodi per la valutazione dell’impatto formativo come cambiamento individuale (trasferimento sul lavoro) e organizzativo, in particolare per quanto riguarda il legame tra il sistema di valutazione delle prestazioni e quello di valutazione della formazione.

 Ciascuna delle seguenti aree tematiche può rappresentare sia un argomento da sviluppare singolarmente, sia una tappa di un percorso di riflessione e approfondimento degli ambiti che caratterizzano l’attività professionale di responsabili e personale degli Uffici Formazione Aziendale, dei referenti e dei tutor

 Un discorso a sé stante lo abbiamo dedicato alle attività di tutoraggio di reparto, sia perché ha specificità sue, sia perché si tratta di un’area di studio ed attuazione ancora relativamente nuova, e quindi in forte evoluzione sia pragmatica che concettuale.

Il tutor (parola latina, non inglese!) è colui che in primo luogo protegge (da tueri) chi gli viene affidato.   Ma protegge da che? Dall’ignoranza, considerata dai latini un grave problema, e non a torto.

Il tutor moderno è quindi un educatore/accompagnatore che ha il compito di insegnare buone prassi, di evitare errori, ma anche ha ereditato le responsabilità etiche del suo antenato, sia nell’essere di esempio, sia nel valutare l’operato di chi assiste, e non ultima la responsabilità di ascoltare ed incoraggiare.

Nelle grandi organizzazioni, come sono gli ospedali, a queste si aggiunge la responsabilità di favorire l’integrazione sia nelle dinamiche organizzative, sia in quelle relazionali. Oltre alla responsabilità non indifferente di valutare le prestazioni dell’allievo e la sua idoneità a svolgere la professione in un determinato contesto.

 Anche qui una breve sintesi delle attività realizzate >>

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