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DIARIO PAZIENTE ONCOLOGICO

ruolo del medico di base nella diagnosi tempestiva del cancro

Il ruolo del medico di base riveste un’importanza fondamentale nella diagnosi tempestiva del cancro. Infatti è proprio il medico di base il primo anello della catena diagnostica il quale, in base ai sintomi esposti dal paziente, dovrebbe prescrivere le analisi e le visite specialistiche più opportune al fine di arrivare rapidamente a intervenire con le cure e gli interventi necessari per aggredire la malattia. Purtroppo sia in base alla mia esperienza, sia dalle esperienze emerse parlando con altri malati di cancro devo anche dire che sono emerse molte criticità che fanno sì che il medico di base sia risultato l’anello più debole della catena. A questo punto ritengo comunque doverosa una premessa: non voglio dire che il medico di base operi in modo poco professionale ed approssimativo, ma esistono anche in questo caso ostacoli sia di carattere psicologico, sia di carattere amministrativo, che rendono la diagnosi tempestiva del cancro più difficile di quanto dovrebbe essere. Vorrei partire da quanto è successo a me per capire meglio il problema. A posteriori ho appurato che i sintomi chiaramente riconducibili alla mia forma di cancro hanno cominciato a manifestarsi almeno due anni prima della diagnosi. Si tratta di dolori riconducibili ai crampi muscolari, ma a carico del sistema nervoso, quindi alla gamba, al braccio, con spasmi alle dita, all’interno coscia, ai piedi. Appaiono anche di notte, come i crampi muscolari, quando fa più freddo, come ad esempio in acqua, quando si fanno sforzi. La localizzazione è simile quindi ai crampi muscolari ed appaiono in circostanze molto simili, ma non uguali a quelle in cui appaiono i crampi muscolari. Io ho parlato numerose volte di questo problema al medico di base, denominandoli con la parola crampi. La riposta che ottenevo è stata sempre la stessa. Carenza di potassio, mangiare cibi ricchi di potassio come le banane! La cosa che forse stupisce è che non si sia mai parlato di fare delle analisi del sangue per vedere se esistesse davvero questa carenza di potassio. Non riuscivo quindi a risolvere il problema con le banane…ma trovavo casualmente un altro rimedio che mi risolveva il problema. Facendo infatti molto caldo dove abito in estate ed imputando i crampi muscolari anche a eccessi di sudorazione e quindi a perdita di potassio, incominciavo a bere birra in quantitativo elevato e così facendo i “crampi” passavano. A questo punto ero contento di avere trovato la risoluzione del problema. La birra contiene molti sali minerali e quindi integrava quelli persi con la sudorazione. I crampi muscolari apparivano quindi solo in casi sporadici, quando facevo sforzi o stavo troppo in acqua. Peccato che a posteriori la diagnosi sia stata completamente opposta! Infatti quelli che chiamavo crampi muscolari sono dolori neoplasici dovuti al rilascio di tossine della massa tumorale formatasi dall’ingrossamento eccessivo dei linfonodi, tossine che vanno a carico del sistema nervoso provocando questi dolori. La birra funziona in quanto contiene molta vitamina B facilmente assimilabile, che è un protettore del sistema nervoso e che quindi protegge dall’insorgere dei dolori! Infatti ora fra le innumerevoli medicine che prendo ogni giorno c’è anche la vitamina B. Adesso però che ho scoperto che la birra è una medicina…mi guardo bene dal sospenderla a favore di pastiglie anonime e insapori! Come mi disse un chirurgo romano in occasione di un prelievo istologico“ma quando je capita un’occasione così…”! In sintesi ci troviamo di fronte a due diagnosi completamente opposte degli stessi sintomi: sia la prima sia la seconda sono corrette, solo che la prima si basava su dati non sufficientemente approfonditi. Bastava infatti che venissero fatte delle domande più specifiche per comprendere meglio la situazione. La localizzazione dei crampi muscolari ad esempio. Questi non vengono all’interno della coscia e nemmeno sulla spalla! Un ascolto maggiore del paziente e domande più mirate avrebbero permesso di inquadrare meglio il problema. Degli altri due sintomi tipici, la sudorazione notturna ed il calo ponderale, non ne avevo parlato imputando il primo al fatto che ci fossero troppe coperte nel letto ed il calo ponderale non si è verificato eccessivamente in quanto l’ho contrastato validamente con lauti banchetti! Quello che posso dire e consigliare è di ricercare come medico di base un buon diagnosta, che ascolti il paziente e ponga delle domande atte ad indirizzare con efficacia le ricerche. Se vedete che non viene prestata sufficiente attenzione all’analisi delle sintomatologie vi conviene rivolgervi a chi vi fornisca le migliori garanzie sotto questo punto di vista. L’analisi dei sintomi deve essere accurata e varia da paziente a paziente, la generalizzazione non è diagnosi.Il problema non è la cura del cancro, ma quando la si inizia.

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